Frammento, forse iniziale, di canzone o ballata in morte di Laura
Occhi dolenti, accompagnate il core,
piangete omai quanto la vita dura,
poi che ’l sol vi si oscura
che lieti vi facea col suo splendore.
Poscia che ’l lume de’ begli occhi hai spento,
Morte spietata e fera,
che solea far serena la mia vita,
a qual duol mi reservi, a qual tormento?
Voi ch`ascoltate in rime sparse il suono
di quei sospiri ond`io nudriva`l core
in sul mio primo giovenile errore
quand`era in parte altr`umo da quel ch`i`sono
del vario stile in ch`io piango e ragiono
fra le vane speranze e`l van dolore
ove sia chi per prova intenda amore
spero trovar pieta , nonche perdono
Ma ben veggio or si come al popol tutto
favola fui gran tempo,onde sovente
di me medesmo meco mi vergogno
e del mio vaneggiar verfogna e`l frutto
e`l pentersi,e`l conoscer chiaramente
che quanto piace al mondo e breve sogno.